In materia di licenziamento, la Corte di Cassazione ha chiarito che deve considerarsi legittimo il provvedimento espulsivo nei confronti del lavoratore che diffonde dati aziendali protetti, oggetto di elaborazione da parte dell'azienda e forniti a pagamento alla generalità dei clienti.
Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 57 dell'8 gennaio 2015, ha precisato che ai fini del provvedimento espulsivo sono considerati confidenziali e riservati anche i file che risultano acquistabili.
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