18 December 2014

 
 

Licenziamento: principio dell'immediatezza da valutare caso per caso

 
     
 

In materia di licenziamento, la Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 26744 pubblicata il 18 dicembre 2014, ha confermato la legittimità del licenziamento operato dall'azienda nei confronti del dipendente che tenta di rubare o copiare documenti riservati dell'azienda contenenti, nel caso specifico, modelli e disegni dei prodotti della stessa.

Inutile il ricorso del lavoratore, che lamentava la mancata contestazione dell'addebito: i giudici della Suprema corte hanno rilevato che la corte territoriale ha ben analizzato la questione, che ha visto l'azienda prima contestare l'addebito e poi, una volta ricevute le controdeduzioni da parte del lavoratore, ha intimato il licenziamento, sospendendone però l'efficacia, come consentito dal CCNL, stante lo stato di malattia del lavoratore, posto che al termine di questa, il licenziamento è stato posto in atto. La Cassazione ammette che il principio dell'immediatezza della contestazione sia da intendersi in modo relativo: l'adozione di un provvedimento sospensivo verso il dipendente rivela la volontà dell'azienda di interrompere il rapporto e, pertanto, nel caso in specie l'intervallo di tempo prolungato intercorso tra la contestazione e il licenziamento non inficia la legittimità dello stesso.

 

 
     
 

Fonte: News Seac

 
   
 
 
areaclienti contatti mappa
HOME
LISTA NEWS
COSTITUZIONE E CODICI
NORMATIVA COMUNITARIA
LEGISLAZIONE STATALE
PRASSI AMMINISTRATIVA
ACCORDI E PROTOCOLLI
CIRCOLARI E SENTENZE

 

product by RicreaCed s.r.l. - via Antonio Cernisone 4 - 37132 - VERONA - Partita IVA 04292320233